Il Monte Epomeo
Il Monte Epomeo è la montagna più alta di Ischia, supera gli 800 metri ed è visibile in più punti dell'isola. Attorno a questo monte sono nate numerose leggende: una storia mitica parla del gigante ribelle Tifeo, punito da Giove che gli scagliò addosso l'isola d' Ischia. Con questa leggenda veniva spiegata anche la particolare natura vulcanica dell'isola. In una carta disegnata da Mario Cartaro, riportata nell' opera di Giulio Jasolino, Il gigante viene raffigurato tormentato dal peso dell' Epomeo mentre dalla bocca gli esce il soffio infocato delle fumarole.
Ma tocca alla geologia dare una spiegazione più scientifica. Come si è formato l'Epomeo e quando? Circa 33.000 – 28.000 anni fa il monte è nato dal movimento verso l'alto di un blocco di roccia vulcanica (horst vulcano-tettonico), probabilmente causato da un aumento di pressione all' interno della camera magmatica per l'immissione di nuovo magma.
Il tufo verde, la roccia caratteristica dell'Epomeo, è visibile perfettamente mentre si sale in montagna dalla mulattiera di Fontana.
Per arrivare sull' Epomeo esistono più percorsi. Il più comodo e semplice è quello che parte da Fontana, la strada militare, un' antica mulattiera che presenta un primo tratto asfaltato. Una volta si raggiungeva la cima a dorso di un mulo, oggi tranne in piena estate questo servizio è andato in disuso. E' necessario circa tre quarti d'ora per guadagnare la vetta,per chi è poco allenato è consigliato fare più soste durante il cammino in quanto tutto in salita. Lungo il percorso ci sono punti estremamente panoramici con vedute mozzafiato sull’isola d’Ischia e sul Golfo di Napoli. In cima si trova un ristorante - bar, aperto solo di giorno che offre ottimi prodotti genuini. Altri sentieri per l' Epomeo partono da Casamicciola e da Forio, ma sono difficili e non ben riconoscibili, è quindi consigliato praticarli solo accompagnati da una guida locale esperta.
Il Monte Epomeo è ritenuto essere uno dei punti di accesso al mitico mondo sotterrano di Agarthi insieme al Polo Nord, il Polo Sud, le piramidi di Giza in Egitto e il deserto del Gobi in Mongolia, come descritto dallo scrittore Willis George Emerson (1856 - 1918) nel suo classico "Il Dio fumoso o il Viaggio nella Terra Cava".
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